Leone XIV, il Papa che ama la Roma e guida per ore: il volto umano del nuovo Pontefice
Leone XIV, il Papa che ama la Roma e guida per ore: il volto umano del nuovo Pontefice
di Michele Pio Pontonio
ROMA – Si chiama Leone XIV, ma dietro il nome solenne del nuovo Papa si cela un uomo dai tratti semplici e autentici, profondamente umano, vicino alla gente. A raccontarlo con affetto e ammirazione è padre Giuseppe Pagano, agostiniano fiorentino, che lo ha conosciuto da vicino. «Con lui si stabilisce velocemente un rapporto di fiducia reciproca – spiega – è una persona che vuole conoscere, che si interessa, che ha molti hobby».
Nato a Chicago nel 1955, ma con un cuore profondamente latino, Papa Robert Francis Prevost è stato missionario per quasi vent’anni in Perù, dove ha imparato a stare con i poveri, senza mai perdere la capacità di dialogare con tutti. «Sa stare con i poveri e parlare con i ricchi – dice ancora padre Pagano – ed è amico di entrambi. Questo è un grande vantaggio per chi guida la Chiesa oggi».
Accanto alla fede salda e alla vocazione missionaria, Leone XIV è anche un appassionato sportivo: ama il tennis, pratica volentieri sport all’aria aperta, e soprattutto è un grande tifoso della Roma. Lo ha confidato lui stesso, scherzando con Pagano dopo l’ultima sfida Roma-Fiorentina: «La vittoria della Roma è il primo miracolo di Francesco dopo la morte!».
La passione per il calcio, per la guida – che ama fare per ore – e per l’arte, lo rendono un Papa vicino, uno che sa ridere, viaggiare, ascoltare. L’Ordine Agostiniano vive con emozione questo momento: è il primo agostiniano eletto Papa nella storia. Un fatto che riempie di gioia la comunità del convento di Santo Spirito a Firenze, dove il cardinale Prevost era stato da poco in visita, il 7 aprile 2024, in occasione della presentazione del restauro della Trasfigurazione di Pier Francesco Foschi.
Padre Pagano lo ricorda così: «Nel 1983 studiavamo insieme a Roma, lui era poco più grande di me. Poi ho lavorato con lui cinque anni alla casa generalizia. È una persona di preghiera vera, che non ha mai smesso di credere».
Ora il mondo guarda a lui con speranza. Leone XIV raccoglie l’eredità di Papa Francesco con umiltà e decisione, pronto a far avanzare la Chiesa sui sentieri della pace, della comunione e della fraternità, ma con uno stile personale, fatto di attenzione ai dettagli e di gesti sinceri.
Un Papa tifoso della Roma, amante della guida e amico degli ultimi. Ma soprattutto, un uomo di Dio che sa parlare al cuore delle persone.
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