La Tradizione dei Germogli di Grano per il Giovedì Santo
Il Significato del
Grano Germogliato
Il grano, nella sua crescita, racconta il mistero pasquale:
seminato e lasciato al buio, simboleggia la morte di Cristo. Con il passare dei
giorni, i germogli si fanno strada verso la luce, diventando chiari e fertili,
proprio come la vita che rinasce con la Resurrezione.
Questa tradizione, ancora viva in molte famiglie e comunità
parrocchiali, invita tutti a vivere la Quaresima come un cammino di
trasformazione e speranza, ricordandoci che dopo il sacrificio e il buio del
Venerdì Santo, arriva sempre la luce della Pasqua.
Come Preparare i
Germogli di Grano
Circa venti giorni prima della Pasqua, si procede alla
semina del grano o delle lenticchie, affinché siano pronti per l’Altare della
Reposizione del Giovedì Santo. Ecco come farlo in pochi passi:
1. Materiali necessari:
Semi di grano o lenticchie
Un batuffolo di cotone o un pezzo di tela ripiegata
Un piatto o una ciotola
Acqua
2. Procedimento:
Bagnare il cotone (o la tela) e strizzarlo per eliminare
l’acqua in eccesso.
Adagiarlo sul fondo del piatto e posizionare i semi di
grano, mantenendo una distanza di circa un centimetro l’uno dall’altro.
Collocare il piatto in un luogo buio e non ventilato.
Iniziare ad annaffiare a giorni alterni. Dopo due giorni si
noteranno già i primi segni della germinazione.
Nel corso delle settimane, i germogli cresceranno e
diventeranno giallo chiaro con sfumature verdi, pronti per essere esposti sugli
Altari della Reposizione il Giovedì Santo.
Un Simbolo di Speranza e Rinascita
La coltivazione del grano durante la Quaresima non è solo un
rito antico, ma anche un’occasione per riflettere sul significato più profondo
di questo tempo liturgico. La Pasqua non è solo fine, ma nuovo inizio, proprio
come quei germogli che, dopo essere stati al buio, sbocciano alla vita.
Mantenere viva questa tradizione significa riscoprire il
valore della pazienza, dell’attesa e della fede, ricordandoci che ogni
sacrificio porta sempre con sé la promessa di una nuova primavera.
Torreinforma
continuerà a raccontare e valorizzare queste usanze, che fanno parte della
nostra identità e delle nostre radici.
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