Papa Francesco torna in Vaticano: due mesi di convalescenza dopo le dimissioni protette

 







Il rientro nel pomeriggio, preceduto dalla benedizione all’Angelus


Città del Vaticano, 22 marzo 2025 – Dopo un periodo di ricovero presso il Policlinico Gemelli, Papa Francesco farà ritorno in Vaticano nella giornata di domani. Il Santo Padre verrà dimesso in regime di “dimissioni protette”, un protocollo medico che prevede un attento monitoraggio della sua salute nei prossimi due mesi, durante i quali proseguirà la convalescenza con cure specifiche.


Il rientro in Vaticano è previsto nel pomeriggio, subito dopo la tradizionale benedizione dell’Angelus, che Francesco non ha voluto far mancare ai fedeli. Nonostante la necessità di riposo e terapie, il Pontefice continuerà a seguire le attività della Chiesa, mantenendo un contatto costante con la comunità ecclesiale.


Il ricovero e la lotta contro la polmonite bilaterale


Durante il ricovero al Gemelli, il Papa ha affrontato una grave polmonite bilaterale, che ha reso necessario un trattamento intensivo con farmaci e ossigenoterapia. Nel corso di un briefing medico, il professor Sergio Alfieri, responsabile del team sanitario che ha seguito il Pontefice, ha spiegato che Francesco ha vissuto due momenti critici, in cui la sua vita è stata in pericolo. Tuttavia, non è mai stato intubato e ha sempre mantenuto lucidità e consapevolezza.


Secondo il professor Alfieri e il dottor Carbone, il percorso di recupero sarà graduale e richiederà pazienza: “Quando i polmoni sono stati colpiti in modo così severo, anche i muscoli respiratori ne risentono. Il Papa avrà bisogno di tempo affinché la voce e le energie tornino alla normalità. Ma rispetto a dieci giorni fa, i progressi sono evidenti”.


Un’équipe di specialisti per la sua guarigione


Per garantire la migliore assistenza possibile, Francesco è stato seguito da un team multidisciplinare, composto anche da specialisti in diabetologia, chiamati a gestire eventuali complicazioni metaboliche legate all’infezione. L’ospedale, spiegano i medici, non è il luogo ideale per una lunga convalescenza, ed è per questo che il trasferimento a Casa Santa Marta rappresenta un passo importante per il recupero del Pontefice.


Un ritorno graduale alla vita di sempre


Nei prossimi due mesi, Papa Francesco dovrà osservare un regime di riposo rigoroso, intervallato da momenti dedicati alle sue funzioni pastorali essenziali. Pur riducendo gli impegni pubblici, continuerà a seguire da vicino le vicende della Chiesa e i grandi temi internazionali, con la determinazione che da sempre lo contraddistingue.


Affidandosi alla preghiera e alla forza della fede, il Santo Padre affronta questa convalescenza con serenità, nella speranza di poter presto riprendere la sua missione con rinnovato vigore.

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