🌿 "Domenica delle Palme alla Parrocchia Gesù Divino Lavoratore: Torremaggiore accoglie il Re della Pace con cuori aperti e rami d’ulivo"



Parrocchia Gesù Divino Lavoratore – Torremaggiore


Un momento di fede, di popolo e di cuore. Così si è vissuta la Domenica delle Palme nella parrocchia Gesù Divino Lavoratore a Torremaggiore. Alle 10.15, al Mercato Coperto, il parroco Don Leonardo Di Mauro, accompagnato dai vicari parrocchiali Don Renato Borrelli e Don Vincenzo Stilla, ha benedetto le palme e i rami d’ulivo: gesti semplici, ma carichi di significato, come lo sono i cuori dei tanti fedeli presenti. Subito dopo, in processione, si è raggiunta la chiesa dove, alle 10.30, è stata celebrata la Santa Messa, con la lettura del Passio e la chiesa gremita in ogni angolo.


Durante l’omelia, Don Leonardo ha proposto tre punti di riflessione che hanno toccato profondamente l’assemblea.


“Gesù entra a Gerusalemme non con l’arroganza dei potenti, ma su un asinello”: un Re mite, che sceglie la via dell’umiltà e della pace. È un’immagine che ci interpella, ha sottolineato il parroco, perché spesso si cerca la forza e il rumore, mentre Gesù sceglie il silenzio e la semplicità.


“La folla lo acclama con gioia, stende i mantelli e agita i rami d’ulivo”, come a dire che quando riconosciamo Gesù come nostro Re, anche il nostro cuore si veste di festa. Ma quella stessa folla, solo pochi giorni dopo, grida “Crocifiggilo!”. Una contraddizione che ci riguarda: anche noi, quando tutto va bene, siamo pronti a seguire Gesù, ma davanti alla fatica, alle sfide, possiamo voltargli le spalle. Quante volte scegliamo la felicità facile, le strade più comode, dimenticando la croce.


Il terzo punto è la scena finale della crocifissione: un momento drammatico, messo in scena come spettacolo dai Romani. Eppure, qualcosa cambia: la folla se ne va battendosi il petto, e il centurione — un pagano, un militare — riconosce: “Davvero quest’uomo era Figlio di Dio”. È lì, sotto la croce, che si rivela il cuore di Dio: umile, fedele, pronto a dare tutto per noi.


Con profonda empatia, Don Leonardo ha invitato tutti a rientrare in sé stessi, a lasciarsi interpellare da questa settimana santa che comincia: “Davanti alla croce, riconosciamo Colui che ha dato la vita per noi”.


Un messaggio forte, che apre alla Pasqua con occhi più veri. Perché anche oggi, in mezzo ai rami d’ulivo e ai cuori contraddittori, Gesù continua ad entrare. Non su un carro trionfale, ma nel silenzio, nell’umiltà, nella verità dell’amore.

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