I Cavalieri del Santo Sepolcro: una storia antica che continua a vivere nella Diocesi di San Severo
Ci sono realtà che attraversano i secoli senza perdere il loro valore. Una di queste è l’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, un’istituzione cavalleresca che affonda le sue radici nel cuore della cristianità e che, ancora oggi, continua la sua missione spirituale e caritativa nel mondo.
Nato nel contesto delle Crociate, l’Ordine ha una lunga e affascinante storia che inizia nell’XI secolo. I primi cavalieri avevano il compito di proteggere il Santo Sepolcro di Cristo a Gerusalemme e di difendere i pellegrini in Terra Santa. Un tempo composto da nobili e uomini d’armi, l’Ordine ha nel tempo trasformato la sua identità, mantenendo però saldi i suoi ideali: fede, servizio e carità.
Oggi, l’Ordine del Santo Sepolcro non è più una milizia, ma una comunità internazionale di laici e religiosi che operano in comunione con la Santa Sede. Il suo obiettivo è sostenere la presenza cristiana in Terra Santa, attraverso opere di solidarietà, borse di studio, scuole, ospedali e progetti umanitari.
Una presenza importante anche nella nostra terra
Questa realtà, così radicata nella storia della Chiesa, è presente nella Diocesi di San Severo dal 2001. Un segno di continuità con la grande tradizione cristiana, ma anche una concreta testimonianza di impegno e di fede nel nostro territorio.
Nel corso di questi anni, l’Ordine ha svolto un ruolo silenzioso ma prezioso, unendo spiritualità e azione concreta, nella piena fedeltà al Vangelo e al Papa. Un impegno che si rinnova nel tempo e che oggi vede un nuovo importante riferimento locale.
Un torremaggiorese alla guida: Michele Padalino
Oggi, infatti, il nuovo responsabile dell’Ordine per la Diocesi di San Severo è il torremaggiorese Michele Padalino, recentemente eletto. Una figura stimata e conosciuta, da sempre attiva nella vita ecclesiale e sociale del territorio, che con il suo servizio rappresenta non solo la comunità di Torremaggiore, ma anche i valori profondi dell’Ordine: testimonianza cristiana, amore per la Chiesa e attenzione ai fratelli più bisognosi.
La nomina di Padalino è motivo di orgoglio per tutta la comunità torremaggiorese. È anche un segno che le radici della fede, se ben curate, continuano a dare frutto.
L’Ordine del Santo Sepolcro continua così il suo cammino, tra storia e attualità, con uno sguardo sempre rivolto a Gerusalemme, cuore della cristianità, e con i piedi ben piantati nelle nostre terre, dove la testimonianza passa anche attraverso volti, nomi e storie come quella di Michele Padalino.
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