"Lavare i piedi oggi" – Il silenzio che parla d’amore


 "Lavare i piedi oggi" – Il silenzio che parla d’amore

Dal Vangelo alla vita: chi ci insegna ancora a servire, ogni giorno, senza farsi notare?


Nel Vangelo del Giovedì Santo, Gesù compie un gesto che spiazza: si inginocchia e lava i piedi ai suoi discepoli. È il Maestro che si fa servo, che mette da parte ogni ruolo per amare con umiltà concreta. Non con discorsi, ma con acqua e mani. Con un grembiule legato alla vita e il cuore chino.


Ma questo gesto non è rimasto intrappolato tra le pagine del Vangelo: accade ancora, ogni giorno, in mille forme silenziose. Accade quando una madre si alza di notte per un figlio, quando un nonno prepara il pranzo senza aspettarsi ringraziamenti, quando un educatore ascolta con pazienza, quando un sacerdote accoglie senza giudicare.


Accade, soprattutto, attraverso i volontari. Persone comuni, spesso invisibili, che donano tempo, energia, sorrisi, presenza. Che stanno dove c'è bisogno, senza clamore, senza foto, senza "like". Volontari che "lavano i piedi" al prossimo nei luoghi più semplici e umani: nelle mense, nelle case, nelle strade, nei centri anziani, nelle emergenze e nei momenti quotidiani.


Anche noi, come comunità, possiamo sentirci interpellati: chi sono, vicino a me, quelli che servono in silenzio? E io, quando ho messo da parte il mio ruolo per chinarmi ad aiutare?


TorreInforma – il blog vuole oggi, in questo giorno così carico di senso, dire grazie a tutti i volontari del nostro territorio. Perché senza rumore, senza titoli, sono loro a tenere viva la speranza. Sono loro che rendono concreto il Vangelo, ogni giorno. Con mani operose e cuori pieni.


E allora, oggi più che mai, impariamo a riconoscere quei piccoli gesti che non fanno notizia ma che cambiano il mondo. Perché, come ci ha insegnato Gesù, non c’è amore più grande di chi si china per servire.

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