25 Maggio 1987 – Quando un Santo visitò la Diocesi di San Severo

 




Ci sono date che la storia non dimentica, giorni che restano impressi nella memoria come sigilli di grazia. Uno di questi è senza dubbio il 25 maggio 1987, quando San Giovanni Paolo II, il Papa venuto da lontano, fece visita alla nostra amata Diocesi di San Severo.

In quel giorno straordinario, il cielo parve allearsi con la terra: una pioggia leggera durante la notte, il fresco dell’alba, e poi il sole, come sorriso di Dio sulla folla radunata per partecipare al Solenne Pontificale, celebrato dal Pontefice alla presenza di sessantamila fedeli e del venerato simulacro della Vergine del Soccorso, celeste Patrona della città di San Severo e Madre amatissima della diocesi tutta.

Fu un evento storico, non solo per la grandezza del momento, ma per la profondità delle parole che Giovanni Paolo II volle rivolgere a tutti: parole semplici, colme di gratitudine, spiritualità e tenerezza.

«Voglio ringraziare prima di tutto la nostra sorella pioggia…», disse con quel sorriso che abbracciava. E poi il ricordo del Nunzio Malaspina, pastore della diocesi quattro secoli prima e suo predecessore nella missione diplomatica in Polonia, e infine l’abbraccio spirituale a tutti: sacerdoti, religiosi, famiglie, bambini, anziani, malati.

«Vi lascio, come il piccolo Bambino Gesù, nelle braccia della vostra Madre, “Madre del perpetuo soccorso”» — fu la sua benedizione.

Quel giorno, la Diocesi di San Severo non fu solo spettatrice, ma protagonista di una pagina di Vangelo vissuta. Si respirava unità, si cantava la fede, si contemplava la bellezza della Chiesa viva, che cammina sotto lo sguardo della Vergine.

A distanza di trentotto anni, il ricordo è ancora vivo. Perché i giorni santi non si dimenticano, si custodiscono. E quel 25 maggio 1987 rimane una carezza del Cielo sulla nostra terra.

Che San Giovanni Paolo II continui a vegliare sulla nostra diocesi.
Che la Vergine del Soccorso continui a intercedere per tutti noi.

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