29 maggio 2025 – Al Santuario, la luce dei giovani guidata da don Francesco Maria Vassallo


 

"Ci sono luoghi che non parlano solo alla mente, ma al cuore. Il Santuario è uno di questi: lì si entra in silenzio e si esce cambiati."

Nel cuore del secondo giorno della Missione Giovani, Torremaggiore si stringe attorno al suo amato Santuario di Maria Santissima della Fontana, che in questo Anno Santo è stato designato Chiesa Giubilare. Un luogo caro alla nostra gente, una casa antica dove si respira fede, devozione e memoria. Oggi, quel luogo sacro accoglie i passi giovani di chi è in cammino.

A rendere ancora più preziosa la serata sarà la testimonianza di don Roberto Faccenda, responsabile della Pastorale Giovanile della Diocesi di Salerno, che condividerà la bellezza e le sfide dell’annuncio del Vangelo ai giovani. Le sue parole non verranno da un pulpito, ma da un cuore che cammina accanto.

Questa sera, la Missione si sposta lì, in punta di piedi, con il desiderio di vivere un incontro personale e comunitario con il Signore. I giovani dell’Equipe Missione Giovani Cenacolisti, accompagnati da educatori e sacerdoti, varcheranno la Porta del Santuario per vivere un tempo di preghiera, ascolto e riflessione.

Tra le tante memorie che si respirano in quei banchi, ce n’è una che oggi risuona con particolare forza: quella di don Francesco Maria Vassallo, sacerdote mite e appassionato, innamorato di Dio e dei giovani, che ha segnato con la sua presenza intere generazioni. Nel centenario della sua nascita, il suo ricordo è più vivo che mai: sembra di vederlo ancora lì, seduto in preghiera, ad accompagnare silenziosamente i passi della nuova gioventù.

Nel raccoglimento del Santuario, tra immagini care alla devozione popolare, si fa spazio un dialogo profondo tra le generazioni. Alcuni adulti si uniscono alla preghiera, altri si accostano alla confessione, altri ancora semplicemente osservano… ma tutti colgono qualcosa di grande: la freschezza del Vangelo vissuto nella semplicità.

Al termine del momento giubilare, i giovani tornano a “uscire”, a camminare per le vie del paese, portando con sé la luce raccolta nel Santuario. Un sorriso, una stretta di mano, una visita inaspettata diventano segni concreti di una presenza che si fa vicina, che consola, che evangelizza con gesti piccoli ma veri.

Non ci sono palchi né applausi in questa Missione. Solo volti, storie, passi condivisi. E nel centro di tutto, una Madre che ci accompagna e ci indica il suo Figlio.

"Al Santuario ci si va con fede, ma si ritorna con pace. Ed è questa pace che oggi i giovani stanno seminando nella nostra città."

Sulle orme di don Francesco Maria Vassallo, anche i giovani di oggi imparano che la santità inizia da un cuore che sa amare nel silenzio e servire nella gioia.

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