Torremaggiore, città d’arte: il cuore antico che oggi parla al futuro
C’è un tempo per seminare e uno per raccogliere. E oggi Torremaggiore raccoglie i frutti di una lunga semina fatta di passione, memoria e bellezza. Con la Determina Dirigenziale n. 119 del 22 maggio 2025, la Regione Puglia ha riconosciuto ufficialmente Torremaggiore come “Città d’Arte”. Un titolo che non è solo onorifico, ma è specchio fedele dell’anima profonda di questa nostra terra.
Un riconoscimento che commuove e inorgoglisce, perché dà voce a ciò che noi torremaggioresi sappiamo da sempre: la nostra è una città che parla attraverso le pietre antiche, le tele sacre, i silenzi dei vicoli, le note delle bande in festa, le biblioteche colme di sapere e le tradizioni che non si piegano al tempo.
Il cammino che ha condotto a questo traguardo parte da lontano, dalla visione lungimirante dell’Amministrazione Comunale e dalla laboriosa dedizione degli uffici. La tecnostruttura del Comune ha presentato una candidatura solida, fondata su ben quattro requisiti pienamente soddisfatti (su un minimo di tre): un patrimonio monumentale importante, una dotazione artistica di valore storico e religioso, una rete bibliotecaria viva, e un calendario culturale che non smette mai di stupire.
Basta fermarsi davanti al Castello Ducale, dove ogni pietra racconta una storia, o salire a Castel Fiorentino, per ascoltare i sussurri medievali di Federico II. E poi ci sono i volti e le mani di Cristo, scolpiti, dipinti, custoditi: dal Cristo Crocifisso alla Madonna del Rosario, dal Dossale di San Nicola fino ai tanti tesori nascosti nelle nostre chiese.
Ma la bellezza di Torremaggiore non è solo ferma nella storia: vive, si muove, ispira. Vive nella Biblioteca “Michele De Angelis”, nei Falò di San Giuseppe, nelle serate estive della rassegna “Torrestate”, nelle mostre che accendono il Castello come fari nella notte.
Proprio lì, tra le mura possenti del maniero, oggi pulsa l’anima artistica della città: la mostra “Dal Cristo Bruciato al Cristo Rivelato”, inaugurata il 14 aprile e visitabile fino al 31 agosto, è il simbolo di un’identità che rinasce. E dal 20 giugno, Banksy – uno degli artisti più discussi e amati del nostro tempo – porterà a Torremaggiore un vento di creatività internazionale. Anche questo è cultura. Anche questo è arte.
Dietro ogni riconoscimento c’è sempre una comunità che ci ha creduto. Grazie a tutti coloro che ogni giorno lavorano, spesso nel silenzio, per dare dignità e futuro a questa nostra città.
Essere “Città d’Arte” non è un punto di arrivo, ma un nuovo inizio. È una responsabilità verso chi ci ha preceduto e un dono per chi verrà dopo. È una carezza al passato e una mano tesa al domani.
Torremaggiore, oggi, è più che mai casa per l’anima.
Una città da amare, da vivere e da raccontare.
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