15 GIUGNO 1920 – 15 GIUGNO 2025 🎬 TORREINFORMA RICORDA: NASCEVA 105 ANNI FA ALBERTO SORDI

 






"Macché America, io so' de Trastevere!"
Con questa romanità sincera e inconfondibile, Alberto Sordi ha segnato la storia del cinema italiano, lasciando un'impronta indelebile nel cuore del nostro Paese. Il 15 giugno 1920 nasceva a Roma, nel rione Trastevere, uno dei volti più amati del grande schermo: Alberto Sordi, attore, regista, comico, sceneggiatore, compositore, cantante e doppiatore.

A 105 anni dalla sua nascita, TorreInforma rende omaggio a uno dei "mostri sacri" della commedia all’italiana, accanto a Ugo Tognazzi, Vittorio Gassman, Nino Manfredi e Marcello Mastroianni. Con oltre 200 film all’attivo, Sordi è stato il volto dell’italiano medio, con tutti i suoi pregi e le sue debolezze, raccontati sempre con ironia, intelligenza e umanità.

Cresciuto in una famiglia modesta – padre professore di musica e madre maestra elementare – Sordi manifestò da subito il suo amore per lo spettacolo. Dalle prime recite scolastiche, passando per il coro della Cappella Sistina, fino agli esordi teatrali, la sua voce – prima da soprano e poi da basso – divenne il suo marchio di fabbrica.

Dopo una breve esperienza a Milano all’Accademia dei Filodrammatici (da cui fu espulso per via del marcato accento romano), tornò a Roma per ripartire da zero. Ma quella romanità, che inizialmente fu un limite, si rivelò ben presto la chiave del suo successo: autentica, irresistibile, travolgente.

Da "Un americano a Roma" a "Il vigile", da "Il medico della mutua" a "Detenuto in attesa di giudizio", i suoi film hanno raccontato l’Italia del dopoguerra, le sue trasformazioni, le sue contraddizioni. Sordi non fu solo un grande attore comico, ma anche un fine osservatore della società, capace di passare dal riso al pianto nel giro di una battuta.

Fu, insieme ad Aldo Fabrizi e Anna Magnani, uno dei simboli più puri della romanità cinematografica: quella fatta di cuore, umiltà, verità.

Alberto Sordi si spense il 24 febbraio 2003 nella sua amata Roma, lasciando un'eredità artistica e culturale che ancora oggi illumina il nostro cinema e la nostra memoria collettiva.

In un’Italia che spesso dimentica i suoi giganti, TorreInforma vuole oggi ricordare con affetto e gratitudine il nostro Albertone nazionale.
Un uomo che ha saputo farci ridere, riflettere e, soprattutto, riconoscerci.

"Grazie de’ core, Alberto!"


Commenti