Collegare è sperare” – Il Giubileo dello Sport nel cuore della Chiesa





“Ci sono parole che non restano scritte: si fanno carne, volti, passi… e diventano ponti. Lo sport, quando è vero, è uno di questi.”

Questa mattina, nella Basilica di San Pietro, il Santo Padre Leone XIV ha guidato l’Udienza Giubilare dedicata alla virtù della speranza, proponendo una meditazione intensa e profonda sul tema: “Sperare è collegare. Ireneo di Lione”. Un richiamo forte a una Chiesa che non divide ma unisce, che non costruisce muri ma apre porte. Un invito chiaro a diventare artigiani di comunione, anche attraverso lo sport.

In un tempo in cui il mondo appare segnato da tensioni, guerre e fratture, il Papa ha indicato proprio nella speranza che unisce la chiave per vivere il Giubileo. Ha ricordato come Ireneo di Lione sia stato testimone di un Vangelo che ha unito Oriente e Occidente, sottolineando che “Gesù non è un muro che separa, ma una porta che unisce”.

Tra i vari eventi dell’Anno Santo 2025, spicca il Giubileo dello Sport, che si terrà a Roma dal 13 al 15 giugno. Tre giorni dedicati a celebrare lo sport come linguaggio universale della pace e dell’incontro. Un’occasione preziosa per far dialogare generazioni, territori e culture attraverso i valori più autentici dello sport: lealtà, sacrificio, rispetto e amicizia.

Un piccolo blog per una grande missione

Noi di Torremaggiore Informa, piccolo blog di provincia ma attento e appassionato, non possiamo restare in silenzio davanti a un evento che parla anche a noi. Perché da sempre raccontiamo lo sport come strumento educativo e cattolico, fedele alla visione del Centro Sportivo Italiano: lo sport non solo come gara, ma come cammino; non solo come vittoria, ma come crescita.

Ci piace pensare che ogni partita giocata dai nostri bambini in oratorio, ogni torneo tra amici, ogni palla che rotola in un campo polveroso sia una piccola forma di speranza che collega. Lo abbiamo visto nei sorrisi dei più piccoli, negli abbracci a fine partita, nella fatica condivisa degli allenamenti. Lo sport, quando è vissuto con il cuore, è già Vangelo vissuto.

Verso Roma, con il cuore in cammino

Il Giubileo dello Sport ci riguarda, anche da lontano. Ogni parrocchia, ogni oratorio, ogni squadra può sentirsi parte di questa grande festa della fede. Un invito a portare avanti la testimonianza di una Chiesa in uscita, anche con le scarpe da ginnastica ai piedi e il Vangelo nel cuore.

Per questo continueremo a raccontare lo sport buono, lo sport educativo, lo sport che forma e trasforma. Perché, come ha detto oggi il Papa, “la carne di Gesù va accolta in ogni fratello e sorella”: anche in quei ragazzi con la maglia sudata e lo sguardo fiero che non smettono di inseguire sogni e palloni.

Sperare è collegare. Anche dal nostro campo, anche dal nostro blog.
E noi ci stiamo. Sempre.


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