“Luce”: un piccolo grande volto di speranza per il Giubileo 2025

 




“Luce”: un piccolo grande volto di speranza per il Giubileo 2025

C’è qualcosa di tenero, semplice e profondamente evocativo nello sguardo di Luce, la mascotte ufficiale del Giubileo 2025. Non è solo un personaggio disegnato: è una compagna di viaggio. Un volto amico che ci ricorda che tutti siamo, in fondo, pellegrini di speranza.

Presentata lo scorso ottobre in Vaticano, Luce è una giovane pellegrina dai tratti ispirati ai manga giapponesi, pensata per parlare soprattutto ai più giovani, con un linguaggio fresco ma denso di significati. Il suo autore è Simone Legno, artista romano e fondatore del brand Tokidoki, già noto a livello internazionale.

Ma chi è davvero Luce? È una ragazza in cammino, come tanti di noi. Indossa un impermeabile giallo, perché sa che nel pellegrinaggio della vita si attraversano piogge e sole. Ha ai piedi stivali verdi sporchi di terra, perché ha camminato, ha fatto fatica, ha vissuto. Porta al collo la croce missionaria, segno della sua fede e del desiderio di portare un messaggio d’amore nel mondo. E si appoggia a un bastone da pellegrina, come chi non ha paura di ammettere che il viaggio, a volte, ha bisogno di sostegno.

Luce non è sola. Ha degli amici – Fe, Xin, Sky – che rappresentano la bellezza della diversità, delle culture, dei volti che popolano la Chiesa universale. Insieme formano un gruppo che sa accogliere, camminare e custodire la luce che ognuno porta dentro.

Perché Torreinforma parla di Luce?
Perché questo volto tenero e sorridente non è solo il simbolo di un grande evento internazionale. È anche un segno per noi, per la nostra comunità, per i bambini delle nostre parrocchie, per i giovani che spesso faticano a trovare simboli che parlino la loro lingua.

In vista del Giubileo 2025, anche la nostra realtà sarà toccata da iniziative, momenti di riflessione, esperienze di fede. E Luce sarà lì, nei manifesti, nei gadget, nei progetti educativi. Sarà un modo per parlare di Dio con il sorriso, per ricordarci che la speranza non è mai fuori moda, e che il cammino della vita – anche con le sue fatiche – vale sempre la pena di essere percorso.

E allora lasciamoci illuminare anche noi. Da una mascotte? Sì, anche da lei. Perché a volte Dio si serve delle piccole cose per dire grandi verità.

Buon cammino, Luce. E grazie per ricordarci che ogni passo verso il bene è già un raggio di speranza.

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