Torremaggiore, dove il grano diventa festa: un inno alla nostra terra
Torremaggiore, dove il grano diventa festa: un inno alla nostra terra
Certe sere non si raccontano, si respirano.
E quella del 29 giugno in Piazza Mazzini è stata una di quelle sere in cui il cuore di Torremaggiore ha battuto più forte, tra i profumi del pane appena sfornato e il calore sincero della gente.
La prima edizione della Festa del Grano è stata molto più di un evento: è stata un abbraccio collettivo alla nostra identità, un tuffo nella memoria contadina che ci ha fatto riscoprire l’orgoglio di appartenere a questa terra generosa.
Una serata intensa, fatta di sapori autentici, storie semplici e mani che lavorano la farina come si faceva una volta, con rispetto, pazienza e passione.
A partire dalle ore 19, Piazza Mazzini si è trasformata in un laboratorio a cielo aperto, dove le aziende locali hanno mostrato con fierezza il meglio della nostra produzione: dal pane croccante ai prodotti da forno, dalla pasta artigianale ai sapori del Gargano, dalla birra artigianale al vino, passando per i frutti della terra, lavorati con sapienza e amore.
Un grazie sentito va a tutte le realtà coinvolte: Panificio Maselli, Forno Piombo Fania, Il Gargano a Tavola Fratelli De Cesare, Ecotorre, Azienda Agricola Savino, Pastificio Messina, Tenuta Coppa Castello e Birrificio Rebeers.
Ognuno ha portato con sé un pezzetto della nostra storia. E insieme, abbiamo scritto una pagina bellissima.
Non è stato solo uno show cooking, ma un modo per ritrovarsi e riscoprirsi comunità.
Tra i volti sorridenti e la gioia di stare insieme, abbiamo respirato radici, tradizione, verità.
E a chi c’era, a chi ha camminato tra gli stand con gli occhi pieni di meraviglia, a chi ha detto “che bello essere di Torremaggiore”, va il nostro grazie più grande.
Una spiga di grano è umile, ma porta vita.
E ieri sera, quella vita l’abbiamo vista crescere in ogni cuore presente.
Perché c’è una bellezza che non passa mai di moda:
quella delle nostre radici.
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