11 Novembre 🌾 San Martino, l’oro della terra e il profumo di casa
Tra olio, vino e la generosità di Torremaggiore
C’è un tempo dell’anno in cui la nostra terra sembra parlare più forte, in cui il vento porta con sé profumi antichi, quelli che sanno di frantoio, di mosto e di memoria.
È novembre, è San Martino, ed è il mese in cui Torremaggiore si veste d’autunno e d’abbondanza.
“A San Martino ogni mosto diventa vino”, si diceva una volta, e nelle case dei nostri nonni queste parole avevano il sapore di una promessa: la promessa del raccolto, della tavola imbandita, della fatica che si trasforma in festa.
🍇 Il vino di Torremaggiore: rosso come il cuore della nostra terra
Le colline che abbracciano Torremaggiore custodiscono da sempre vigne generose. Qui il sole di Capitanata matura l’uva con lentezza, regalando ai vini locali un colore intenso e un profumo che racconta la nostra storia.
Il vino novello, che proprio l’11 novembre si stappa per la prima volta, è simbolo di vita nuova: è il brindisi dei contadini, il calice dell’amicizia, il segno che la terra ha dato ancora una volta il suo frutto.
Nei cortili, nei garage, nei piccoli frantoi domestici, il vino “torna a respirare”. E intorno a un bicchiere, si ritrovano amici, racconti, risate e la certezza che — nonostante tutto — la vita sa ancora di buono.
🫒 L’olio di Peranzana: l’oro verde di Torremaggiore
E accanto al vino, c’è l’altro tesoro che fa grande la nostra città: l’olio extravergine di Peranzana.
Le mani che raccolgono le olive sono le stesse che da generazioni custodiscono un rito antico, quello della raccolta e della molitura. Le olive scivolano tra le dita, cadono nelle reti, e poi al frantoio si compie la magia: il profumo intenso dell’olio nuovo, verde e denso, che sa di erba, di mandorla, di tempo buono.
L’olio di Peranzana non è solo un prodotto, è un racconto di identità. È il sapore delle bruschette fatte accanto al camino, delle zuppe calde condivise in famiglia, della semplicità che diventa eccellenza.
🍂 San Martino, festa d’abbondanza e di gratitudine
San Martino non è soltanto una data sul calendario: è uno spirito di riconoscenza.
Racconta la storia di un soldato che tagliò in due il suo mantello per donarlo a un povero infreddolito. Da quel gesto nacque una tradizione di carità e di abbondanza, che ancora oggi si rinnova nelle nostre campagne e nelle nostre tavole.
E così, quando il profumo del vino nuovo incontra l’aroma dell’olio fresco, Torremaggiore celebra la sua vera ricchezza: quella di una comunità che sa condividere, che sa ringraziare, che sa ancora sedersi insieme per gustare il frutto della propria terra.
🌻 Ogni volta che arriva San Martino, sento che la nostra terra torna a respirare.
Forse perché nei gesti semplici — raccogliere un’oliva, assaggiare un vino, ungere una fetta di pane — c’è la verità di chi siamo. Non serve molto per sentirsi parte di qualcosa di grande: basta il profumo dell’olio nuovo o il calore di un bicchiere condiviso per capire che la ricchezza vera non è nei beni, ma nei legami.
Torremaggiore, in questi giorni, mi sembra più bella che mai: viva, autentica, riconoscente.
E penso che l’abbondanza non sia solo quella dei frutti della terra, ma quella che nasce dal cuore, quando impariamo a dire grazie — per la nostra storia, per le nostre radici, per ciò che ogni giorno ci tiene uniti come un grande campo d’ulivi al tramonto.
🕊️ A San Martino, Torremaggiore riscopre la sua anima contadina e vera.
E in quel profumo d’olio e vino c’è tutto l’amore di un popolo che non ha dimenticato da dove viene.




















Commenti
Posta un commento
Lascia un commento. Sarà cura della Redazione a pubblicarlo in base alle leggi vigenti, che non violino la persona e cose altrui. Grazie.