Solennità di Cristo Re – “Festa del Servizio” nella Parrocchia Gesù Divino Lavoratore




                                        

                                            

 

Torremaggiore, 23 novembre 2025

C’è un silenzio che non pesa: accoglie. Questa mattina ha riempito la Parrocchia di Gesù Divino Lavoratore, mentre la città, con passo raccolto, si radunava attorno a Cristo Re dell’Universo. Un silenzio che profuma di attesa, di riconoscenza, di casa.

Don Leonardo Di Mauro, Parroco della parrocchia Gesù Divino Lavoratore, durante l’omelia, ha aperto il cuore dei presenti come una finestra che lascia entrare luce buona. Con voce pacata e accorata ha ricordato che il servizio non è un atto da compiere, ma un’identità da vivere:

«Quando una mano si tende verso l’altro, Cristo regna. Quando qualcuno si fa piccolo per sollevare un fratello, lì si manifesta la Sua regalità.»

Parole semplici, colme di una verità antica e sempre nuova, che hanno fatto scendere un silenzio profondo tra i banchi.

 

Una città che si consegna come una famiglia

Attorno all’altare, come una corona composta e necessaria, erano presenti tutte le realtà del dono: Anffas, Avo, Croce Rossa Italiana, Confraternita della Misericordia, Unitalsi, AVIS, i Carabinieri, i Vigili Urbani e la Civica Amministrazione.

In mezzo a loro, il sindaco Emilio Di Pumpo, con la fascia tricolore, non come figura istituzionale distante, ma come padre di famiglia: presente, attento, vigile. Un padre che non si mette davanti, ma accanto, con lo sguardo che segue ogni gesto, ogni passo della sua città. Un padre che sente il peso e la responsabilità di custodire una comunità, senza clamore e senza posa.

Questa mattina, nella luce composta e intensa della Solenità di Cristo Re, la comunità si è ritrovata per celebrare una delle giornate più sentite dell’anno: la Festa del Servizio. Un appuntamento che, da tradizione, non è solo liturgia, ma abbraccio, memoria, riconoscenza. È il giorno in cui la città si specchia nei suoi volti più generosi.

Il momento che ha fermato il tempo: la Preghiera del Carabiniere

Poi, l’attimo che resterà. La Preghiera del Carabiniere è stata letta dal Vice Comandante della Stazione Carabinieri di Torremaggiore, Maresciallo Capo Antonio Pistillo, alla presenza del Comandante di Stazione, Luogotenente Giuseppe Gentile, e della carabiniere Sara Mastronuzzi.

La lettura ha trasmesso quella dignità che non si improvvisa: nasce da anni di servizio, di notte, di strade vuote, di famiglie rassicurate, di fragilità protette. Nessuna esibizione. Solo fedeltà. Solo la presenza di chi c’è, sempre.

 

Il ricordo del Venerabile don Felice Canelli

Nel giorno dell’anniversario della morte del Venerabile don Felice Canelli, la comunità ha ritrovato un filo prezioso: una vita donata senza rumore, una carità quotidiana, una paternità spirituale che ancora oggi parla con forza.

 

La benedizione che manda, non chiude

Alla fine, tutte le associazioni si sono strette attorno al parroco. Un abbraccio di servizio. Una cintura di protezione. Una fotografia che dice più di mille parole.

La benedizione è scesa come un mandato: Andate. Servite. Custodite questa città. Cristo Re cammina nelle vostre mani.

 

Tre immagini che raccontano questa mattina

  1. Una divisa che non divide, ma protegge.
  2. Una tuta da volontario che profuma di mani che sollevano.
  3. Un sindaco con la fascia tricolore che guarda la città come un padre guarda i suoi figli: con cura, ascoltando, vegliando senza clamore.

 



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