🕊️ Torremaggiore celebra i 30 anni della Dedicazione della Chiesa Gesù Divino Lavoratore
Un anniversario di fede con la reliquia dei Santi Martiri di Otranto
Torremaggiore si prepara a vivere un anniversario dal profumo di storia e di grazia. La Parrocchia Gesù Divino Lavoratore celebra infatti il 30° anniversario della Dedicazione della Chiesa: dal 12 novembre 1995 al 12 novembre 2025, trent’anni di vita comunitaria, preghiera e servizio, radicati nel cuore del quartiere e nella memoria di chi, tra queste mura, ha trovato luce e speranza.
A rendere ancora più significativa la ricorrenza sarà l’accoglienza della Reliquia dei Santi Martiri di Otranto, segno di una fede che ha saputo resistere fino al sacrificio estremo. È una visita che parla di coraggio e di fedeltà, che invita ogni credente a ritrovare la forza di testimoniare il Vangelo nella quotidianità.
Il programma delle celebrazioni si apre mercoledì 12 novembre 2025 presso la Parrocchia Gesù Divino Lavoratore. Alle ore 18:30, Santa Messa solenne presieduta da Mons. Giuseppe Mengoli, Vescovo della Diocesi di San Severo, con l’accoglienza della reliquia dei Martiri di Otranto.
Seguirà, alle ore 20:30, presso l’Oratorio San Domenico Savio, l’incontro dal titolo “Frammenti di stelle”, curato dall’Associazione di Promozione Sociale Stelle Nascenti, per riflettere sul valore della luce che nasce dalla fede e dal dono di sé.
Il cammino di riflessione continuerà giovedì 13 novembre 2025, sempre all’Oratorio San Domenico Savio (Via Pio La Torre, 16), con l’incontro dal titolo “Amarono Cristo più della vita. I Martiri di Otranto 1480: storia e profezia”.
L’appuntamento, alle ore 19:30, vedrà la partecipazione di Mons. Giuseppe Mengoli, Vescovo di San Severo, e di Don Luigi De Donno, sacerdote della diocesi di Otranto.
Due giorni intensi, di memoria e di fede, per dire grazie al Signore e alla comunità che, da trent’anni, costruisce la sua storia sulla roccia viva che è Cristo.
Una ricorrenza che non guarda solo al passato, ma apre orizzonti di speranza, nella certezza che la dedizione di una chiesa — come quella di ogni cuore credente — non finisce mai.



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