AVIS Torremaggiore: Il battito che unisce, trentasette anni di vita in una mano tesa
C’è un’immagine che, più di ogni parola, racconta chi siamo: due mani che si stringono. Non è un saluto frettoloso, è un incastro perfetto di dita e di destini. È il simbolo di una promessa che dura da trentasette anni e che il prossimo 21 dicembre 2025 tornerà a farsi carne, voce e cammino.
Trentasette anni non sono solo un numero su un calendario. Sono migliaia di sacche di sangue che hanno viaggiato nel silenzio per accendere una speranza dove si stava spegnendo la luce. Sono uomini e donne che, senza chiedere il nome di chi avrebbe ricevuto, hanno scelto di offrire la parte più intima di sé: la vita stessa che scorre nelle vene.
Il programma di questa giornata speciale parla di una comunità che si ritrova e si riconosce. Si comincia alle ore 9:00, presso la sede di Via G. Di Vittorio, 8. Un luogo che sa di casa, tra il profumo della pineta e il calore dell’accoglienza dedicata alle consorelle.
Poi, alle ore 10:00, il momento più solenne: la sfilata dei labari. Sono bandiere che sventolano non per orgoglio, ma per appartenenza. Porteranno il cuore pulsante dell’AVIS, gemellata con la realtà di Sesto San Giovanni, fino alla Chiesa di Maria SS. della Fontana. Qui sarà celebrata la Santa Messa, che si concluderà con la "Preghiera del Donatore", quel sussurro collettivo che ringrazia per la forza di saper dare.
Ma la celebrazione non si fermerà tra le navate. Il corteo riprenderà il suo viaggio per un momento che resterà scolpito nel tempo: l’inaugurazione del Monumento ai Donatori. Un segno di pietra e di amore per dire "grazie" a chi, con un braccio teso, ha permesso a qualcun altro di continuare a sorridere, a correre, a vivere.
Il 21 dicembre non festeggiamo solo un traguardo associativo. Festeggiamo il coraggio silenzioso di chi sa che, nel dare una parte di sé, si diventa finalmente interi. Vi aspettiamo, perché se ogni goccia conta, è il cuore a fare la differenza.



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