“C’è sempre un domani”: Torremaggiore si stringe contro la violenza sulle donne
Torremaggiore – “Quando sei nella tempesta pensi che il sole non ci sia più… invece è proprio lì!”. Con questo spirito, il 29 novembre l’Auditorium dell’Istituto S. Giovanni Bosco ha accolto il primo convegno interattivo dedicato alla prevenzione della violenza di genere, un appuntamento che ha coinvolto studenti, studentesse e cittadinanza in un intenso momento di ascolto, confronto e consapevolezza.
Il convegno nasce da un’idea e da un progetto del dott. Dino Mastropasqua, che – affiancato dalla dott.ssa Graziana Iuso – ha presentato l’iniziativa al Comune di Torremaggiore, coordinandone ogni fase organizzativa. È stato lui a convocare personalmente alcune delle personalità presenti, a curare la scaletta, il materiale multimediale e a guidare i lavori con un articolato intervento di apertura, proseguendo poi nel ruolo di moderatore dei vari relatori.
Durante l’incontro, la Dott.ssa Marina Simone ha approfondito gli aspetti psicologici e giuridici legati alla violenza di genere, mentre la Dott.ssa Patrizia Coppola, responsabile dei Servizi Sociali del Comune, ha illustrato gli strumenti territoriali a sostegno delle vittime. Barbara Patetta, presidente de Il Filo di Arianna, e l’Avv. Luca Ficuciello, responsabile Codacons – Sportello Antistalking, hanno portato testimonianze dirette e indicazioni operative.
Particolarmente sentito l’intervento del Maresciallo dei Carabinieri Antonio Pistillo, che ha richiamato l’attenzione sul ruolo fondamentale delle forze dell’ordine nel proteggere chi denuncia e nel prevenire situazioni di rischio. Con un linguaggio chiaro e diretto, ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra cittadini, istituzioni e scuole per costruire una comunità più sicura e vigile.
A chiudere il quadro introduttivo, i saluti istituzionali dell’Assessore alle Pari Opportunità Caterina Ferrante e del Dirigente scolastico dell’IISS Fiani-Leccisotti, prof. Carmine Collina.
Un incontro che ha lasciato il segno, non solo per i contenuti affrontati, ma per il clima di responsabilità condivisa che si è respirato. Perché anche nei giorni più bui, come ricordato nel titolo, c’è sempre un domani. Un domani che si costruisce insieme, educando al rispetto, riconoscendo i segnali e offrendo ascolto a chi trova il coraggio di parlare.



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